Che succede ai ghiacciai delle Alpi italiane?
      Se non è allarme rosso, poco ci manca

Valeria Fieramonte


Glaciar de Lys, valle di Gressoney

 

A partire dagli anni '50 del secolo scorso è andata persa una superficie glaciale di 151 km2, pari a quella del lago di Como.
Nel frattempo i ghiacciai sono diventati più numerosi e più piccoli perchè si sono frammentati.
Ora sono 896 e coprono una superficie pari al lago di Garda ( 368km2, si tratta del nostro lago più grande).
Il dato è  impressionante, anche se a valle, per così dire, non ce ne accorgiamo, perchè nel frattempo si libera più acqua corrente, e dunque il volume dell'acqua aumenta.
Lo studio è stato reso noto di recente all'Università Statale di Milano – che ne è tra i promotori, assieme al Politecnico di Milano, all'Università di Varese e al comitato Ev-K2-CNR di Bergamo.
Sono stati nell'occasione resi noti gli ultimi risultati del Nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani: gli studi precedenti erano stati fatti nel 1962 e nel 1984. Questo significa che l'ultimo catasto del 2013 è stato fatto  con un ritardo di oltre 10 anni, un ritardo preoccupante data la gravità del problema, e ancora più grave se si pensa che , nel frattempo, il cosiddetto 'climate change' o riscaldamento globale, più che a camminare si è messo a correre. 
Nel mondo non sono poi molte le catene montuose rilevanti per altezza, e la domanda d'obbligo è: che studi stanno facendo nei massicci montuosi asiatici e sud e centro americani? ( Anche il World Glacier Monitoring Service ha dato il suo patrocinio, non resta che sperare in qualche convegno mondiale promosso magari  in Italia).
Se la superficie dei ghiacciai italiani è grossomodo equivalente alla somma di due grandi laghi, e nell'arco di circa 60 anni già se ne è perso uno, il più piccolo, che cosa sta succedendo anche nel resto del mondo?
In Italia i ghiacciai con una superficie superiore a 10 km2 sono solo 3: I Forni, in Lombardia, il Miage, in Val d'Aosta, e l'Adamello-Mandrone tra Lombardia e Trentino.
Potrebbe essere abbastanza inquietante sapere che il più vasto ghiacciaio italiano misura solo 16,44 km2 di superficie. Numeri piccoli, se confrontati alle superfici  delle calotte polari, che ci fanno almeno capire che per ora l'idroelettrico, ovvero il ricavo dell'energia dall'acqua dolce, - sta benissimo – ma che non sarà così in futuro.
Fatti due conti – senza tenere conto dell'aumento del riscaldamento globale, che velocizza tutti i processi -  in meno di 50 anno resteremo senza ghiacciai.
Le generazioni nate nel nuovo secolo vedranno mutamenti piuttosto rilevanti anche dal punto di vista geoclimatico.
Il professor Claudio Smiraglia, che era a capo del progetto di ricerca – ha spiegato anche  che c'è stata una lieve inversione di tendenza nel 2012/2013 a causa delle forti nevicate dell'inverno in questione:  l'aumento delle polveri sottili – dovuto in prevalenza alle combustioni dei motori – frena infatti il riscaldamento climatico. Peccato che siano teratogene e cancerogene, cioè dannose alla salute, e vadano quindi eliminate.
Il lavoro di ricerca che ha dato vita al Nuovo Catasto del Ghiacciai italiani si è protratto per circa due anni su dati raccolti nell'arco di un decennio.
Sono stati usati anche  nuovi metodi di rilevazione, con foto aeree ad alta definizione che rendono ancora più vividi i dati raccolti. Ogni anno – a partire dagli anni '50 del secolo scorso, si sono persi circa tre Km2 di superficie glaciale.
Poi c'è ancora qualcuno che nega l'esistenza del riscaldamento climatico...
Per mitigare la scomparsa dei ghiacciai c'è già chi pensa di coprirli in estate con uno speciale geotessuto anticaldo, che impedisce la penetrazione dei raggi UV  e protegge la neve e il ghiaccio dalle alte temperature estive.
 Per ora si è fatta la prova su una superficie di 150 metriquadri.
Sotto il telo sono stati collocati dei termometri per misurare la... febbre del ghiacciaio durante l'estate, la cosa pare abbia funzionato.
Povera natura, ormai medicalizzano anche lei! Ve li immaginate i ghiacciai sotto le coperte che sudano con il termometro piazzato nella bocca delle rocce?
Anche la criosfera è stata posta sotto indagine nel suo settore meno noto e più misterioso: il permafrost, ovvero il ghiaccio nascosto nei suoli e nelle rocce, quello che un tempo si sarebbe detto 'ghiaccio eterno'.
La mappa dei ghiacciai italiani è disponibile sul sito www.levissima.it ( anche i privati hanno finanziato la ricerca).
Per saperne di più sulla ricerca, invece, si può consultare la rete SHARE ( Stations at High Altitude for Research on the Environment), sviluppata e gestita da Ev-K2-CNR.

 

21-6-2014